A. Psicanalisi Individuale Trilogica
Il metodo psicanalitico della Trilogia Analiica è una sintesi della metodologia di Sigmund Freud, Melanie Klein e Wilfred Bion in aggiunta alle scoperte di grandi filosofi come Socrate, Aristotele, il Cristo, San Tommaso d’Aquino, William di Ockham, Kierkegaard, Bergson e altri.Tuttavia il fattore principale per lo sviluppo della metodologia Trilogica è costituito dalle ricerche scientifiche fatte da Keppe e l’esperienza da lui acquisita con migliaia di pazeienti negli ospedali e in consultazioni private.Una seduta d’analisi Trilogica dura in generale dai 30 ai 40 minuti. Il paziente è disteso su un divano in modo che si possa concentrare al massimo sul suo io interiore e non essere distratto dalla presenza dell’analista che si mantiene dietro il suo campo visivo. Questo procedimento è necessario e indispensabile perché l’interiorizzazione (attitudine introspettiva di percepirsi) sia effettiva e per permettere all’individuo di sentire le sue emozioni profonde e le sue sensazioni. L’unione del pensiero e delle emozioni è raggiunto con l’aiuto dell’analista che guida il paziente ad un più alto stato di coscienza, permettendogli di agire correttamente e, di conseguenza, di guarire.L’analista Trilogico, in poche parole e con l’aiuto di qualche domanda, guida il paziente a prendere coscienza dei suoi problemi, degli atteggiamenti che gli fanno male e delle loro cause, in modo da condurlo a una percezione giusta, bella e vera della realtà della vita, realtà che gli offre delle possibilità per il suo sviluppo. La tecnica analitica impiegata è una tecnica dialettica (vedere il capitolo 2. “Il metodo di interiorizzazione”) o Tecnica d’interiorizzazione sviluppata da Keppe nel corso di 20 anni di esperienze mediche. Sebbene sia utilizzato il metodo dell’associazione delle idee, in parte con altri metodi di psicanalisi, la Trilogia o Tecnica Dialettica “Reale” è totalmente diversa dalle altre forme di tecnica psicoterapica ed è un trattamento molto efficace delle psicosi, nevrosi e altre malattie psicosomatiche.Attraverso l’analisi individuale il paziente si concentra sui suoi problemi psicologici personali e sulle relazioni con se stesso, la società e il mondo. Anche i sogni sono un’importante fonte di informazioni durante l’analisi individuale. Benché questo stato di coscienza, che va crescendo (coscientizzazione), si sviluppi a un livello personale, esso conduce molto efficacemente a una soluzione dei problemi relativi alla vita sociale, professionale e spirituale.Parlare degli altri è anche un modo di giungere ad uno stato di coscienza più profondo per mezzo della tecnica di interiorizzazione. Qui l’analista aiuta il paziente a comprendere che parlando delle sue relazioni con gli altri, parla di se stesso.Per poter assistere i pazienti in sedute individuali, è assolutamente essenziale per lo psicanalista trilogico avere l’esperienza di parecchi anni di analisi e di avere la formazione teorica e pratica adeguata per una buona comprensione della Tecnica Trilogica.
B. Analisi Trilogica di Gruppo
Mentre durante l’analisi Trilogica individuale la persona viene a percepire i suoi problemi interiori, nella terapia di gruppo essa è portata a percepire il suo modo di agire nella società. Quest’ultima è dunque una forma di terapia sociale. Nel gruppo parla un solo individuo alla volta, secondo la necessità, e fa in modo di attirare l’attenzione degli altri sugli atteggiamenti che egli utilizza e che gli fanno del male e fanno del male agli altri.La persona ascolta in silenzio ciò che gli altri hanno da dire su di lei al fine di non perdere una sola delle opinioni di coloro che desiderano parlare.Quando tutti hanno parlato, la persona in questione dice la sua su ciò che è stato formulato su di lei. A differenza di altre forme di terapia, in un gruppo Trilogico i partecipanti, devono essere sinceri e dire la verità, ma senza aggredire. Le “proiezioni” sono controllate, ciò vuol dire che l’analisi di gruppo non permette a persone squilibrate, o che non hanno senso critico, di dare delle opinioni errate in merito alla persona analizzata poiché queste opinioni non rifletterebbero che i loro stessi problemi.A differenza di ciò che si potrebbe pensare a prima vista, i gruppi di analisi Trilogica non hanno alcuna relazione con ciò che si chiama “Hot Seat Technique” “Colui che è posto sullo sgabello” o del “Gioco della Verità”, della terapia di Gestalt o altre tecniche. Dietro uno scambio apparente di impressioni esiste tutta una struttura di sperimentazione filosofica e scientifica che è unica e appartiene solo alla Trilogia Analitica e che è il risultato di venti anni di lavoro in gruppo diretto da Keppe. Solo gli analisti più esperti hanno le capacità necessarie per dirigere questi gruppi che durano talvolta da un’ora e mezzo a due ore.Certe persone quando cominciano sedute in gruppo, confondono l’atteggiamento sincero di dirsi la verità gli uni con gli altri senza la maschera dell’ipocrisia, così comune in società con un atteggiamento aggressivo. In effetti è tutto il contrario poiché solo una persona che desidera veramente aiutare un’altra avrà la forza di carattere di aprire il suo cuore e di dire a quell’altra tutto ciò che sa di vero in merito, aiutandola così immensamente. Nella maggior parte dei casi, gli individui che formano un gruppo hanno una visione molto più giusta della persona analizzata di quella che la persona ha di se stessa.Perché il trattamento sia più efficace possibile, si raccomanda che il paziente faccia almeno due sedute individuali e una seduta di gruppo per settimana. Più grande è il numero di sedute individuali e di gruppo alle quali questa persona assiste e più rapido e più proficuo sarà il trattamento.Nessuna medicina è utilizzata nella Psicoterapia Trilogica.
C. Importanza della critica nell’analisi di gruppo
Nel gruppo d’analisi Trilogica, una grande importanza è data alla critica. La parola critica deriva dal greco Kritikos ed è anche in relazione con la parola crisi che in greco significa giudizio, fase acuta di una malattia o punto di ritorno.Persino il più accorto degli individui della nostra civiltà non accetta la critica. Ma in psicoterapia integrale o Trilogica, la critica è vista come un momento importante dove un gruppo di individui (e anche la persona analizzata) giudicano un altro individuo, la sua vita e le sue attitudini, ricercando le cause delle sue sofferenze. Se i consigli dati dal gruppo vengono seguiti, la persona si trasformerà per il suo bene e supererà la crisi.Accettare la critica è un punto di congiunzione tra la malattia e la salute, l’errore e la sua correzione, il peggio per il meglio. L’essere umano si è abituato a rifiutare tutta la critica, sentendola come un aggressione alla sua identità.Solo qualcuno molto equilibrato accetta di essere criticato poiché sa che la critica può mostrargli un lato di se stesso che non aveva potuto vedere fino a quel momento; da questo istante egli sarà in grado di correggere il suo punto debole e di pervenire ad un miglioramento visibile.E’ evidente che esistono due specie di critica: quella che è costruttiva e quella che è distruttiva e aggressiva; quest’ultima è il frutto dell’invidia. Nel gruppo di Psicoterapia Trilogica i componenti del gruppo e lo psicanalista insieme impediscono a coloro che fanno la critica di proiettare, attraverso di essa, i loro problemi o semplicemente di manifestare la loro invidia. Proprio perché la società e gli individui hanno abolito ogni senso critico della loro vita quotidiana, l’umanità è generalmente molto malata; è stato dunque necessario formare tali gruppi al fine di realizzare dei cambiamenti significativi.