L’Umanità è passata per varie esperienze; alcune hanno funzionato meglio di altre; però, l’una o l’altra sono finite sempre in un completo disastro, potendosi citare ad esempio, ciò che attualmente chiamiamo psicologia moderna.
Siamo in un’era che si dice psicologica per eccellenza, dove tutto ciò che si fa e si dice è studiato alla luce di tale scienza. Esistono numerosi libri che ci mostrano come trattare i figli, la madre (il padre no) e perfino come andare al bagno. Tuttavia, non c’è mai stata, come ora, una epoca di così tanti furti, crimini e vituperi in tutti i campi. Certamente qualcosa è sbagliata e molto sbagliata.
Io credo che tale sbaglio stia nell’attitudine attuale di correggere le manifestazioni dei problemi e non le loro cause – ciò che li generò. Sto dicendo che l’uomo attuale non si accontenta più di occuparsi di fattori secondari, ha sempre più una grande sete di approfondimento, di una ricerca sui fondamenti dell’esistenza; generalmente questa condotta viene chiamata religiosa, o meglio, spirituale. Lo stesso Freud già segnalò, come fondamento più importante della nevrosi, il fatto che “le religioni avrebbero perso la loro forza” (“Il futuro di un’illusione”). Credo che non ci sia mai stata una guarigione della psicopatologia, (che l’istituzione religiosa anticamente nascondeva), ma la sua coscientizzazione.
La cosiddetta relazione affettivo-sessuale è molto incentivata oggi dalle istituzioni sociali e si presta poca attenzione alla vera motivazione che le persone ricercano attraverso di essa: un patto di alienazione. È per questo che la maggior parte dei matrimoni, così come sono realizzati attualmente, fallisce.
Fin quando i due sposi accettano l’accordo, per fuggire dalla realtà, va tutto bene. Però, nel momento in cui uno di loro lo rompe, immediatamente sorgono le più grandi difficoltà nella relazione che prima venivano nascoste appunto dall’accordo alienante.
Il signor H.C. era sposato con una donna molto persecutrice, che lo aggrediva continuamente, facendo della sua vita un vero martirio.
Un giorno si divorziò e, immediatamente, cominciò a bere. In seguito, si sposò con un’altra ragazza che era esattamente uguale alla prima moglie. Però smise di ubriacarsi.
Il patto di alienazione, come possiamo facilmente vedere, costituisce motivo di grande difficoltà per l’esistenza umana, perché impedisce il suo sviluppo. Diremo che uno spinge l’altro verso il basso, evitando reciprocamente qualsiasi coscientizzazione.
Tutte le persone riconoscono l’errore di una vita sessuale libera; però è stato necessario tutto un processo di rivelazione perché avessimo certezza che l’uso della libido non rappresenta la minima importanza per la salute psichica, al contrario, sono proprio gli individui più sani quelli che sentono meno la mancanza di essa.
Percepisco che la maggior obiezione che molti fanno contro la trilogia analitica, è dovuta alla critica che faccio all’aspetto libidinoso. Un grande numero di psicoterapeuti non si sono ancora disillusi da questo indirizzo, apparentemente facile e radioso, ma tremendamente complicato e spinoso. Ma che cosa usare al posto della teoria freudiana che si è diffusa sulla terra?
Qualsiasi persona potrà percepire che la cosiddetta libidine sarebbe solo qualcosa di sconveniente se non notassimo i danni che ci sono in ciò che la causa e tale fenomeno accade in tutto. L’attitudine libidinosa in sé non significa niente, ma la sua eziologia sì, eziologia che si ritrova nella condotta di invidia, megalomania e teomania.