Il principio fondamentale del processo terapeutico (psicoterapia) è la percezione di essere malati; se non fosse così che necessità ci sarebbe della psicoterapia? Il ragionamento contrario vale a spiegare l’origine dell’infermità, poiché la malattia consiste proprio nel fatto di non volersi vedere malato; come trattare ciò che non esiste? Se il male venisse da fuori, non ci sarebbe alcuna necessità di trattamento. Se l’individuo non si vede malato, giammai raggiungerà una qualche forma di sanità; come uscire dall’insanità se non se ne ammette l’esistenza?.
– Molte volte mi soffermo a pensare di non essere tanto egoista come le persone dicono.– Non accetta di vedere che pensa molto a se stessa?
È importante considerare che sono le altre persone che ci conoscono meglio, dal momento che pratichiamo una grande censura nel vedere i propri mali – la qual cosa non accade al nostro prossimo a cui evidentemente perfino piace vedere i nostri difetti, per fuggire dai propri. Per questa ragione posso affermare che solo l’individuo che si vede malato riuscirà a curarsi, poiché, se al contrario si reputasse sano, come potrebbe cercare di sanare una infermità che crede di non avere?
– Non comprendo il personale quando afferma che non m’interesso al lavoro.– Ma lei si interessa?– Beh! Quello che mi danno da fare, lo faccio.
La resistenza di vedere la propria patologia spiega l’elevato grado d’invidia che la persona ha. In realtà, egli affermava qualcosa che non era chiaramente la realtà, perché varie volte lasciò il suo lavoro incompleto – rivelando di possedere un’enorme irresponsabilità; e non accettando questa coscienza, il cliente giammai correggerà un difetto che non crede di avere.
– Io mi sento molto distante da Dio, disse A.M.
– Sarà che non abbia alla base un problema di invidia contro di Lui? Domandai.
– Ma, mi manca la fede, replicò.
– L’invidia è l’annullamento della fede, spiegai nuovamente.
Siccome l’invidia è l’antisentimento, o annullamento della coscienza, la resistenza nel vedere la propria patologia chiarisce l’alto grado di invidia che la persona ha.
– Non so se è stato a causa della birra che ho bevuto che mi sono innervosito, disse A.F.
– Che cosa intende per nervosismo?– È un sentimento di paura che mi è venuto.– O è ora che lei sta notando di aver paura?– Ma questo non è anormale?– L’individuo normale è quello che vede il suo male. Tutte le persone hanno paura; perché Lei non vuole sentirlo?
L’essere umano difficilmente accetta di vedere che è malato (nevrotico), cosa che rende estremamente difficile la sua esistenza. I ricercatori e i pensatori di tutti i tempi tentano di conoscere il nocciolo fondamentale di tutto ciò che esiste, per costruire, partendo da lì, un sistema, sia scientifico, sia filosofico, o perfino teologico sulla realtà dell’esistenza. Ciò che si ritiene impellente conoscere è che, se non vi sarà coscienza della propria patologia, ogni e qualsiasi lavoro sarà destinato all’insuccesso.